E’ difficile spiegare il percorso che un uomo, prima ancora dell’architetto può e deve fare prima di arrivare a poter definire un “spazio sacro”. Per prima cosa, aldilà di una doverosa “conta di dimensioni”, dovrà cercare di entrare in contatto con il soprannaturale. Un compito difficile e oneroso, fortemente introspettivo e assolutamente coinvolgente.

Il progetto si basa sull’inserimento del nuovo campanile e il rifacimento della facciata principale della chiesa, unito alla volontà di un atto creativo verso una nuova forma architettonica.              
Oggi, il significato ed il valore stesso del campanile, ha perso la propria forza sia dal punto di vista ideologico che funzionale. Basti pensare all’eccezionalità della sua altezza, non fosse altro perché oggi non è più un eccezione e la sua forza come punto di riferimento visivo, di una comunità si è persa. Si è persa anche la capacità intuitiva dello stesso, la sua funzione di orologio solare, che tramite la sua ombra a terra scandiva i momenti della giornata e dell’anno.
Si è comunque voluto dare al campanile della chiesa di Santa Lucia uno slancio verticale grazie all’ausilio di solidi puri che si intersecano e si sovrappongono, si è creato una forma contemporanea che si fonda su rapporti proporzionali.
Il percorso progettuale scaturisce dal concetto simbolico di collegamento fra terra e cielo che possiede il campanile. Questo passaggio ha comportato una triplice scansione: un basamento, un tramite di collegamento ed un attacco al cielo che risulta svuotato, immateriale composto da pochi elementi atti a sostenere la campana e la croce,  ed è proprio la croce in metallo che conclude il tutto. La nuova facciata della chiesa è il risultato di un’attenta ricerca di proporzioni geometriche, a differenza dell’attuale, risulta essere più alta grazie all’ausilio di quinte, utilizzate non solo per il prospetto principale ma anche per mascherare il retrostante corpo della chiesa, precisamente la scala di accesso al teatro, mettendo in risalto l’immagine di santa Lucia, in questo modo si è fatto si  le forme e i volumi diventino più armonici tra loro, il prospetto, appare come un volume puro interrotto da due tagli che ne esaltano il carattere verticale a sottolineare il rapporto con il cielo. Il tutto è rivestito con la pietra del tipo “santafiora” che dato il suo colore e la sua consistenza dona alla chiesa un carattere contemporaneo ma senza tempo.